domenica 7 settembre 2014

LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO di GREGORY WILSON

Gli anni 50 sono il miglior prodotto pubblicitario per gli Stati Uniti D'America. Famiglie unite davanti alla tv, in armonia e felicità, frigoriferi piene di cose da mangiare , benessere economico,tante belle colonie mansuete come l'Italia, il rock'n'roll . L'america ha idealizzato quel periodo.E gli altri se lo sono comprati. Lo chiamano : sogno americano
Ogni sogno , però, deve lasciare spazio al risveglio. Sicché ti ritrovi il maccartismo,il cinema di hollywood che grazie a grandissimi come Martin Ritt e altri registi offre uno spaccato realistico e crudo del paese.


La ragazza della porta accanto (film 2007).png

Capita che in una di quelle piccole,deliziose,ordinate, amorevoli cittadine di provincia, si compiano gesti terribili sul corpo di una ragazzina. Nell'indifferenza, nell'abbandono totale,come se fossimo chissà in quale società barbara, in quale posto degradato e incivile,e non nella democratica,libera,civile:America. U.s.a., dove le macchine sono grandi e veloci, la musica è rock, e se vuoi fare qualcosa e ci credi: ci riesci.

Quell'America molto probabilmente esiste, ed è esportabile. L'altra è meglio nasconderla, l'altra è meglio non conoscerla.Perché poi ci viene da pensare : E noi? Quante storie terrificanti capitano nel mondo.Non per questo però penso che il mondo sia un brutto posto e non per questo cedo la mia fiducia nel genere umano.Talora si fallisce e ci si trasforma in esseri orribili,talora non hai la forza necessaria per fermare il male.Talora c'è solo il dolore e la morte. Io non l'accetto né accetterò mai.
Perché come dice Meg: è il finale che conta. E io credo in un finale positivo per me e per voi.



Il film narra la storia del giovane David, un ragazzino come tanti , che nell'estate del 1958, ( si ho scritto estate: ve la ricordavate,vero? Era bella.Purtroppo questo anno abbiamo avuto il sequel dell'inverno. Capita.), conosce una ragazzina di un paio di anni più grande di lui. Si chiama Meg e vive con la sorellina Susan a casa della zia Ruth e dei cugini.
La ragazza e sua sorella sono rimaste orfane in seguito a un incidente nel quale sono spirati i genitori.
Sai i primi amori? La scoperta dell'altro sesso o comunque di una persona che ti faccia tremare e ridere il sangue nelle vene?Ecco,cosa c'è di più bello e sano? Nulla. David prova proprio questo e in un certo senso è ricambiato dalla giovane.
Ti aspetti,vorresti, una bella relazione, una storia d'amore. Mmm..Si. Purtroppo...



C'è questa donna e i suoi figli che attraverso una serie di assurde punizioni, le quali sfoceranno in una vera  e propria tortura, impediranno che i due vivano il loro tenerissimo sentimento.

Ecco: a me questi film fanno malissimo. Non posso sostenere la violenza sadica sul corpo di una donna, ( ma non solo su un cane,un bambino,un uomo),l'accanirsi schifoso da bestie in calore contro una persona che non può difendersi. Mi fa schifo il gruppo contro il singolo. E comincio a innervosirmi, mi sento fisicamente male,e diciamo una cosa: questo film ne offre di occasione dove non basta nemmeno chiudere occhi e tapparsi le orecchie.
Perché ,prima, ci sono le maledette spiegazioni di zia Ruth. A me quella donna mi ha provocato rabbia estrema e una paura assoluta.



Lei che si circonda di ragazzini manipolabili,li strumentalizza, facendo perno sul desiderio sessuale,la punizione, la sua figura comunque di adulta. Va che certe volte dovevo alzarmi e andare via,perché la rabbia e il dolore per la povera Meg mi soffocava.
Come può una donna e una madre di famiglia compiere certe tortura mostruose contro un'altra persona di sesso femminile e che di fatto è ormai sua figlia. Come si può usare certe violenze psicologiche- del tipo se meg rifiuta di mangiare un toast,lei mena di brutto la sorella disabile.

E gli adulti? Non ci sono. David ha due genitori quasi invisibili  e il discorso che suo padre gli fa sul fatto se fosse giusto picchiare una donna,sarebbe da premio nobel per la cretineria- "non è giusto,mai .Ma..."- e quindi questo ragazzino si ritrova testimone inorridito,impaurito, incapace di agire,sulla terribile sorte della ragazzina.Anche se non rimarrà del tutto in disparte,ma..



Inoltre questa storia , ( tratta dal romanzo omonimo di Jack Ketchum, che comprerò), è realmente accaduta e quindi il dolore e la rabbia aumentano.
Perché davvero si è voluto che una ragazzina del tutto innocente,come lo sono tutte le ragazzine, si trovasse coinvolta in fatti così orribili. Perché David non merita quei traumi incancellabili e i sensi di colpa che ti devastano,e Susan non merita di aver vissuto tutto quello schifo.
Io ho preferito scrivere oggi la recensione,perché ieri avrei dato sfogo al peggio di me. Cosa che non voglio fare, mai più. Quindi vi siete evitati i miei farneticanti discorsi vendicativi contro zia Ruth e figli. Che farei volentieri a pezzi.
Quanto male può esserci in una persona e con quanta normalità lo si pratica? Tanto vedendo codesta pellicola.



ma io non voglio cedere. Nel mondo capitano queste cose orribili,ignobili,e tu avresti voglia di prendere una motosega e portare l'apocalisse nelle loro vite. Però ci sono anche tante Meg che vivono i loro amori e zie ruth che crescono bene le loro nipoti
Detto questo non possiamo dimenticare il male che ci circonda e non dobbiamo mai negare che in realtà, l'america degli anni 50 era solo un prodotto e una parte di essa. Il resto è chiuso in una cantina, nel sottoscala dove l'indifferenza lascia massacrare una ragazzina.

2 commenti:

hetschaap ha detto...

A me il film non ha convinta. Ho trovato il modo di affrontare la (terribile) vicenda piuttosto superficiale. La storia, di per sé, è una di quelle che non si dimenticano, soprattutto se si pensa che è tratta da fatti realmente accaduti. Ma, al di là di questo, il film non colpisce come dovrebbe perché resta sempre incerto sul registro da assumenre e, alla fine, nel non sceglierne nessuno, fallisce e diventa solo meramente descrittivo. Neppure i personaggi riescono ad emergere e la stessa zia Ruth, lungi dal turbare come dovrebbe, resta un personaggio negativo piuttosto stereotipato.

babordo76 ha detto...

non concordo,per me è un bellissimo film che rappresenta bene come un adulto possa manipolare e strumentalizzare la psiche dei piccoli . Farli sentire in colpa o trasformarli in tranquilli aguzzini. Zia ruth è un grande personaggio perché usa la debolezza delle bambine in modo meschino e facendo leva su sensi di colpa e cameratismo. Si avverte l'assenza degli adulti e una gioventù abbandonata, assuefatta alla violenza contro la più debole.Veramente un ottimo film per me