giovedì 23 gennaio 2014

ATTO D'AMORE: A CARLO

Carissimo Carlo,
lo so è stupido scrivere una lettera a una persona che non hai conosciuto direttamente , e che  - particolare non da poco- è defunta. Cattivo gusto di questi tempi mediatici? Dove si salutano i morti come se partissero per un'allegra scampagnata e non per quel mistero opprimente che è la morte. Ma sai? Non è ipocrisia dell'ultimo momento, lacrime di coccodrillo in salsa sentimentalista, non è che uno tanto per esserci mo scrive a un regista morto. Non credo sia così
Dimentichiamo i volti e le voci di amici e amanti, gente a cui abbiamo promesso l'eternità e poi ci siamo scordati di richiamare, di sentire come stavano,anzi ma quando mai abbiamo ascoltato e sentito gli altri. Ci divertivano e ci davano ragione. Non è tanto facebook ad aver cambiato i rapporti relazionali e le passioni politiche,ma l'abitudine ai tempi mediocri. Ci ammazza come persone la mediocrità. Queste bestie affamate di mediocrità, del far i danè per farli ,per sbatterli in faccia agli altri. La grettezza di pensiero,l'aridità di cuore,mica è una invenzione dei social network. In Italia da tempo si vive così.Questa pressione forte che subisci al fine di dar il peggio di te, il tuo lato carognesco. Lo vedi in tv , lo leggi. E tanti si abituano,magari anche con fatica e penosamente,indossano la maschera del cinico di turno, si adagiano sul : " ma così fanno tutti, non fare il professorone, ma che cazzo frega a te"
Siamo figli della nebbia e pronipoti di sua maestà il danaro, che  vuoi farci?Qui si arrabbiano per un film che li mostra come gente devastata dal guadagno tanto per guadagnare, dalla corsa al successo per farsi invidiare dai vicini e dai parenti,ma la realtà è questa. Sono posti che uccidono ogni fantasia, ogni leggera nobiltà d'animo. Eppure è casa nostra. Amiamo questa terra. Ed era bello vedere nei tuoi film la stessa rabbia e lo stesso amore per la nostra gente, per le zone dove siamo cresciuti .

Il tuo nord est con le sue contraddizioni, le sue meraviglie e debolezze, lo squallore e la gioia, il tuo saper dosare speranza e amarezza,era diventato per me come una sorta di proiezione della mia brianza. Ci vedevo tutte le cose che non ho mai amato,la gente e i ricchi che ho sempre detestato,la fierezza di quelli che come me sono diversamente settentrionali,e poi : Cinema! Sempre e comunque.Mai ti sei abbassato allo stile piatto e sciatto di certi tuoi nuovi colleghi di successo economico,ma senza nerbo. Nomi trascurabili. Tu invece eri di quelli che ancora si chiamavano per cognome, come i compagni di scuola. " Vediamo l'ultimo mazzacurati?" " Ho preso il toro di Mazzacurati" e così via. Ed eri l'ultimo gigante del cinema italiano che non aveva paura di chiudere un film negativamente o senza darci troppe illusioni.

Io però ti ricordo sopratutto per quel capolavoro che è La Lingua del Santo. Quei due memorabili eroi, indomiti,peccatori senza gloria,esclusi sociali,che potremmo e siamo molti. E quel volo verso la libertà, l'amico che frega la sbirraglia , una vittoria che fa bene al cuore .
Era il cinema, era l'appuntamento con qualcosa che conoscevi,nel quale ti rivedevi . Non ti raccontava balle e a volte ti faceva male, altre invece ti donavano una gioia immensa. Perchè tu sapevi una cosa importante: la vita e le persone, sopratutto quelle che vediamo tutti i giorni , sono cinema. E parlavi di loro.
Non ho amato tutti i tuoi film,alcuni sinceramente non mi piacciono per niente: la passione, il prete bello.a cavallo della tigre,ma riconosco in te uno dei miei registi preferiti. Uno di quelli che se un loro film dovesse passare in tv , mi fermerei anche 1000 volte a rivederlo.
E come tutti gli artisti, uomini di cultura,ci hai reso più ricchi, consapevoli, ci hai reso migliore anche per lo spazio di una pellicola.

In un tempo e in un paese dove il lavoro creativo è visto come una cosa da fannulloni che se la menano,meglio guitti della furbizia. Questa è la vita da noi. E il tuo cinema ce la rendeva migliore

6 commenti:

hetschaap ha detto...

Ho apprezzato molto alcuni film di Mazzacurati, altri meno. Non è uno di quei registi che seguivo assiduamente ma era uno di quelli la cui qualità non avevo mai messo in dubbio. Era un regista defilato ma che proseguiva per la sua strada in maniera sempre coerente. Dispiace apprenderne la notizia della morte che, quando è prematura, fa ancora più male.

babordo76 ha detto...

si,come ho detto alcuni film li ho amati intensamente,altri decisamente meno. Però faceva cinema e la visione del nord che usciva dai suoi film era perfetta

Bruno ha detto...

Ieri ho visto per la prima volta "Vesna va veloce", mi pareva un buon modo per ricordarlo.

babordo76 ha detto...

si,ottimo. Film essenziale,ma duro e commovente.

Bruno ha detto...

Giusto, essenziale è un termine perfetto per quel film...

babordo76 ha detto...

come quasi tutti i suoi film,quelli riusciti