lunedì 18 novembre 2013

MY SASSY GIRL di JAE YOUNG KWAK

A pensarci bene, ma quanto è complesso e difficile scrivere una storia d'amore? Sai in un film horror o d'azione , o di qualsiasi altro genere puoi sempre metterci delle scene di mazzate , ad esempio, e risolvi la situazione alla speraindio ,ma nelle storie d'amore non è possibile.
Perchè hai a che fare con la complessità dei sentimenti. Si, i sentimenti ..Cioè sai di cosa stia parlando? Non siamo animali che si rotolano nel fango e montano appena avvertono una femmina in calore, non lo siamo.. Siamo anche di peggio,volendo.
Eppure per me , cosa fondamentale e importante, è proprio la Persona, con tutto quello che pensa e sente.
L'amore...Ne parlano in tantissimi e tantissime ,si danno regole , le tradiscono e si giustificano. Perlopiù parlano di libertà ,che vogliono vivere senza catene e poi ti rompono i coglioni perchè non trovano la persona giusta.
Non sanno cosa sia sta minchia di persona giusta, o meglio: non esiste. Trattasi solo di scusa per non impegnarsi, e crogiolarsi nel ruolo della piccola incompresa e del piccolo e povero solitario. L'inglese poi aiuta, a posto di zitella o scapolo: single. Pare figo, non lo è.
E badate bene non parlo di amori corrisposti,o felicissimi,io dico solo che è importante amare.Decidete voi il soggetto: una donna, un uomo, un cane, un ideale, decidete voi.Ma una volta che che l'avete trovato: rispettatelo e vivete per questo soggetto.



L'amore è una sorpresa, una cosa che ci cambia le prospettiva,ma non da fuori. Mica è un'invasione aliena, è la riscoperta delle cose migliori ,del nostro lato migliore. Non dura molto, diventa un'ossessione, finisce in tragedia ? Per alcuni. Non capisco perchè ti ostini a vedere le cose negative e peggiori, guarda che sono 37 anni che inventi tante storie per non impegnarti con un'altra persona.
Poi l'hai capito che sono cazzate e allora,forse ..Bè auguro anche a te occhialuto radical chic scassapalle di trovare la tua anima, se non gemella,almeno disposta a condividere un pezzo di strada con te. Senza cose eclatanti, nella quotidianità, nella noia dei giorni uguali,ma condividendo,collaborando..Ecco pensa: l'amore è un kolchoz e te e la tua amata dovete portar avanti un piano quinquennali di crescita dei fiori dell'affetto,del rispetto,della gioia di stare insieme.
E via,cacciali via  i rancorosi di ogni risma, gli sfiduciati per inerzia, te vivi e sbaglia,ma vivi.

Poi,come ti capita di recente, qualcuna viene..e speri anche che rimanga. Come vuole lei,ma che rimanga



Capisci che questa tua voglia di sentimenti, purezza, di altissima considerazione dell'essere umano, non la trovi manco per il cazzo nei film occidentali. Un osceno mercato di imbarazzanti e stupidi romanticismi  di frasi fatte e cretine e poi via a scopare che ..ma chi è costei? L'abisso profondo di questi viziosi tristissimi, delle loro squallide trasgressioni, dell'ossessione per il sesso fatto tanto per...Mica ti ritrovi con questi e con i loro sciocchi e orribili film "sentimentali"

Così mentre ti chiedi dove sia finita la voglia di romanticismo alta e forte, ecco che una tua carissima amica, ( e questa volta carissima per tutta la vita e oltre,mi raccomando che ti è già bastata la sofferenza per un tuo errore di valutazione eh); ti fa conoscere questa stupenda commedia romantica coreana.
Lo sappiamo che ami i cinema asiatici, ti ritrovi molto in quel mondo e nel pessimismo d'assalto degli scandinavi. Non hai mai visto, però , una commedia sentimentale.

Sai che vi dico? Se fossero tutte così, non vorrei vedere altro.



Il protagonista è uno studente svogliato tanto dolce quanto goffo e imbranato che casualmente conosce una ragazza. Ella, ubriaca in modo assurdo,è pericolante sul limite del marciapiede della stazione . Lui la salva dal finire sotto il treno
Sarà la sua condanna , lei non lo molla un secondo,trattandolo anche abbastanza male La prima parte è buffa, spiritosissima, divertente. Eppure non deficiente e cretina,con la ricerca idiota delle gags scatologiche, l'amico cretino e volgare per far ridere i gggiovani. I dialoghi sono brillanti, gli attori bravissimi,e quindi pensi che stai vedendo un film comico.



Poi arriva la seconda parte, nella quale si spiega il comportamento della ragazza. Si affronta con leggera profondità e toccante tenerezza il tema del lutto, di un amore che non possiamo dimenticare, di come certe volte amiamo l'idea e il ricordo di una persona e non un'altra personalità e individuo.
Così la pellicola diventa un grande film Romantico,nel senso nobile della parola e del senso. Si affronta il tema fondamentale per me del Destino, si offre rispetto alla complessità dell'amore e del saper amare.
E ci si commuove, tanto.
Perchè ripeto: se in altri generi qualora noi non fossimo in grado di portare a termine decentemente la storia,potremmo metterci spari,mazzate,sangue, quando scrivi o dirigi una storia d'amore ci sei solo te e la tua sensibilità e intelligenza.
In questa splendida opera non mancano affatto!






8 commenti:

hetschaap ha detto...

E la cosa più bella di questo film consiste proprio nella scelta di non spiegare e non etichettare il rapporto tra i due protagonisti. Non c'è una dichiarazione, non c'è un bacio, non c'è sesso. Eppure, mentre guardi il film e segui lo sviluppo della loro storia, non hai dubbi che ti stiano raccontando una storia d'amore, che altro potrebbe essere? Ecco la grande forza del cinema orientale! Consiste nel non incasellare a tutti i costi, nel non sentire la necessità di spiegare per forza, si limita a farti vivere le emozioni che osservi scorrere sullo schermo. Di che altro c'è bisogno?

babordo76 ha detto...

esatto e a me piace moltissimo tutto questo.
Tantissimo,perchè significa rispettare i personaggi e il pubblico. Spiegare che l'amore non è un cosa tangibile ,ma è il Tutto.
Film bellissimo,poi loro due sono fantastici!

Napoleone Wilson ha detto...

Quello che ha a seguire non è certamente uno scritto che offra alcuno spunto "sessista":

Ho visto il film perchè da come l'hai descritto pareva uno di quei titoli scritti apposta per me, pur dovendo poi superare il contesto di affettività e vicinanza della ragazza e del ragazzo protagonisti, che ora come ora è per me molto difficile e doloroso da superare, nei film che trattano simili storie, che per questo purtroppo non potrei nè dovrei più vedere. Ho visto il film perchè da come lo descrivevi. Ma è un dato di fatto che solitudine è sia subita che scelta. E' scelta perché le ragazze sono per natura selettive. E difatti non mi è mai capitato nella vita di vedere lamentele della propria solitudine da parte delle ragazze, perchè essa fondamentalmente non esiste. Bisogna tenere conto che essendo -almeno io- antifemminista, una criticità verso i comportamenti femminili più diffusi è anche fisiologica. Così come la consapevolezza che una ragazza anche la "meno appetibile", un partner sessuale volendolo lo trova subito, l'uomo anche se giovane e bello, no il suo corpo non ha questo valore di "mercato" e di "idolum". E quindi che un maschio abbia oggi come oggi il sangue amaro ci stà pure tutto; ma la QM dovrebbe aiutarlo a non essere dipendente dalle donne, non a esserlo. Però questo non è il mondo occidentale che riconosco più io.Ad oriente come nel film non so ma non credo nemmeno possa ormai essere tanto diverso. Sembra sempre che ovunque nella pubblicità al cinema nei media, si parli di uomini sposati, ben sistemati economicamente, che sono ormai assuefatti dal corpo della propria moglie e forse dalle donne in generale. A me invece pare che chi lavora non ha tempo per gli hobby perché il lavoro gli succhia tutte le energie. Se si parla di single che alle donne non ci pensano nemmeno, bé io non ne vedo neanche se me lo dicono giurando sulla Bibbia. Il valore di un uomo, oggi, è misurabile con il suo livello di appetibilità sessuale e conseguente curriculum sessuale. Anche in caso di bassissima libido, la costrizione sociale al doversi "sistemare" o "mostrarsi sessualmente attivi" è fortissima. Lo testimonia il grado di stupore che ancora esiste di fronte ad un rifiuto maschile ad una proposta sessuale femminile. Oppure lo stupore che ancora suscito quando dico che alla mia età non sono né sposato né fidanzato.

Napoleone Wilson ha detto...

Di conseguenza, in un ambiente sessocratico di stampo ginarchico, un tentativo di ribellione comporterebbe una frustrazione continua del bisogno di appartenenza, che vuoi o non vuoi, fa parte del nostro modo di essere. E' nella natura della donna più che dell'uomo come "genere" discriminare e selezionare. Le donne attuali però sottovalutano, aiutate dall'ipocrisia maschile, il range di questa discriminazione, pensando che l'uomo sceglie una donna invece che un'altra perché è "più..."; quindi per la donna la selezione è una questione relativa e non assoluta. Teniamo anche conto che la donna media non considera l'inattivo sessuale, quindi, considerando gli attivi e gli impegnati, un loro (degli uomini) apprezzamento o disinteresse ha un valore esclusivamente riferito ad una concorrenza. La donna media sa di avere un valore intrinseco di base nel proprio corpo che è molto alto. Pensa di dovere vendere un prodotto panacea e, a conti fatti, lo vende bene perché ha fiducia nel prodotto. Il compratore (l'uomo) abbocca di fronte a tanta sicurezza di sé e strapaga. Ma non è che con la prostituzione low-cost si possa risolvere un granché: ormai la metastasi è partita e si sono formati tanti strati di valore dove il piacere di vivere consisterebbe solo nel raggiungere il livello superiore. Ormai il piacere del sesso meccanico è molto meno considerato dei vantaggi di marketing che può arrecare una conquista sessuale certificata e ostentata. E questa non è difatti più un'esistenza vitale, per l'uomo moderno. O almeno, non nel modo in cui l'intendo io. L'uomo non ha valore extrasessuale perché viene giudicato secondo parametri puramente femminili, per cui vale per quello che può fornire alla donna. Se avesse valore extrasessuale, anche un uomo inattivo e totalmente incapace di avere donne disponibili, potrebbe essere apprezzato per alcune sue qualità. Invece le qualità "sessualmente sfruttabili" rappresentano la totalità delle qualità giudicate. Se un uomo fa una cosa per sé che non è sfruttabile, viene spinto a fare qualcosa di più attraente; ad esempio pensa all'introversione: l'uomo introverso tende per natura a spendere troppe energie per attività non sfruttabili dalle donne e per questo si trova costretto a negare la sua predisposizione naturale. Leopardi era un genio, ma si considerava la sintesi della sfiga e in parte lo si pensa anche oggi che pure si riconosce la sua capacità poetica. Un uomo incapace di far colpo su una donna è visto come un mezzo uomo.

Quindi, in sintesi, l'uomo ha delle qualità extrasessuali, ma che non vengono valorizzate.

Perdona se per una volta partendo dallo spunto offerto da un film in un blog di cinema come questo, mi è parso opportuno in quest'occasione una riflessione di altro contenuto.

babordo76 ha detto...

non hai tutti i torti,ma Leopoardi è passato alla storia e alla gloria,altri no.
Io sinceramente , pur non avendo grosse fortune sentimentali, mi sento attivo nel mondo. E non soffro più di tanto.Anzi..Comunque basta che non vi siano insulti o cose volgari ognuno può scrivere quello che vuole qui

Napoleone Wilson ha detto...

Sì è passato alla Storia, ma che vita di deprivazioni, amarezze, frustrazioni....

hetschaap ha detto...

@Napoleone non voglio entrare nel merito di tue vicende personali, sicuramente tristi, che non conosco e non voglio giudicare ma ritenere che le donne non soffrano la solitudine mi sembra una visione un po' parziale dell'universo femminile che sottovaluta di brutto la solitudine che si può soffrire anche accanto ad una persona quando questa non capisce assolutamente il tuo universo interiore. Criticare una realtà sociale dominante è lecito e anche giustissimo, dal mio punto di vista, ma solo se si propongono delle alternative. Se un certo modello sociale e di fruizione dei rapporti non lo approvi dovresti cercare di esserne influenzato il meno possibile e di proporre una visione diversa che lo scardini. Invece, dalle tue parole, emerge esclusivamente un intenso dolore che non porta però ad un'assunzione di responsabilità che spinga a reagire. Se critichi una determinata superficialità di giudizio dovresti essere il primo ad utilizzare parametri differenti nell'osservare, prima di tutto, l'altro sesso. Per cui pensare che una donna, se attiva sessualmente, se popolare ed ambita, sia necessariamente appagata e non soffra ugualmente di solitudine non dovrebbe essere un sillogismo che appartiene a chi si oppone a questo pensiero dominante.

babordo76 ha detto...

La solitudine e il dolore non conoscono sesso e colpiscono spietatamente le persone. Si è solo perchè nessuno ci ha mai scelto o perchè si sta con una persona sbagliata.
Però io credo che in ciascuna vita un po' di amicizia,qualcuno che ci consideri per persone meritevoli di aver la loro compagnia si trovi. Non penso che abbandonarsi totalmente al dolore possa servire,ma non critico chi non riesce a sopravvivere ad esso