mercoledì 7 agosto 2013

WOLF CREEK di GREG MACLEAN

Avere addosso la sporcizia,il sudicio,il sudore e le lacrime,il fango,la disperazione,non riuscire a controllare la rabbia e dire: basta,ora basta.
Questo è un horror. Avvertire il tragico senso di un Peccato Mortale, quello di togliere la vita a dei giovani, ( no mica è questione di età, ma diciamo che una ragazza ha la vita davanti a sè, è ancora nell'età in cui sognare ,avere progetti,queste cose,e mi arriva sta faccia da cazzo di un cacciatore di merda e le tortura,sevizia,madonna che rabbia,che rancore,mi tremano le mani e questo per tutta la seconda parte),non è come in Venerdì 13. Lì tutto è finto,è una conta dei corpi,si c'è Jason ..ok! Tutto a posto. Qui hai a che fare con tre giovani che ti piacciono pure. Sono come le tue amiche, o la ragazza che hai amato in rigoroso silenzio ,e l'amico di una vita ,quello abbastanza figo,ma anche simpatico. A questi tre vuoi bene. Ci passeresti le vacanze insieme.




Guardali qui! Cosa c'è di più normale, tranquillo,giusto, di tre giovani in vacanza? Lui è australiano. Viene da Sidney, le due ragazze sono inglesi. Vedi quella alla guida? Lei e il baldo giovane si piacciono,ma come spesso capita non sanno come dirselo,e qui apro una parentesi:ma come è girata bene la scena del loro bacio? Imbarazzo,gioia,tutte cose che si provano no?
Quindi la prima parte è un buon film su questi tre e sai una cosa?Non poteva continuare su questa strada? Una bella commedia sull'amicizia e l'amore e io mi sarei evitato una seconda parte di mazzate al mio sistema nervoso

Perchè sai che succede? Che i tre si dirigono verso Wolf Creek. Qui era precipitato un meteorite,ed è rimasto un cratere. I tre si dirigono così spensierati e gioiosi a visitare quel terreno.


Eccolo! Spettacolare! L'Australia è il massimo,la quintessenza della natura selvaggia. Una natura matrigna,bella,ma indifferente e crudele. Testimone silenziosa della follia omicida,tanto che secondo me fa tanto anche l'ambientazione in questo bellissimo film. Si sente la solitudine ,lo smarrimento, l'ineluttabilità della fine.
Ben,Liz, Kris, saranno travolti da essa.

Le cose prendono una brutta piega già quando si fermano a fare benzina. Tre rudi coglioni fanno battute pesanti sulle ragazze. Sembra uno di quei brutti incontri,ma che poi finisce lì.
Invece....


Arriva lui: Mick. I ragazzi hanno problemi alla macchina  e lui, anche se un po' rozzo, pare gentile. Li ospita dove abita lui. Una zona abbandonata. Dice che era un cacciatore,chiacchiera amabilmente,anche se talora lascia intravedere qualcosa che non va.

Da ragazzino mi piacevano i film con i serial killers e patteggiavo per loro. Erano film,capisci? Avevano un sacco di scene fighe?Capisci?Ecco con questa pellicola non è successa la stessa cosa. Per niente.
Mi ha terrorizzato perchè non ho mai visto un folle così credibile,nemmeno il mio Cesar, uno dei personaggi più terrorizzanti, il male in senso assoluto,senza però l'eleganza di un John Ryder, (quando Rutger era fichissimo),no questo è un cazzo di campagnolo!Ma è di una crudeltà insostenibile.
E qui apro una seconda parentesi: siccome sono una contraddizione, si guardavo i film con i serial killers,ma non ho mai tollerato le sevizie sulle donne e le urla delle donne,veramente mi mettono a disagio. Non so come spiegarla: una cosa allo stomaco,un fastidio potente .Succede con tutte le scene di tortura,ma quelle che vedono protagonista le donne...

Qui ce ne sono e sono spiazzanti. Non tanto la violenza ,che è la giusta dose per una pellicola comunque horror.No,è per il peso psicologico. Dici: ma sono scene che hai visto migliaia di volte! Lo so,ma in questo caso ... Fanno male
Perchè per una buona mezz'ora hai visto e conosciuto quelle ragazze. E non meritano di finire nelle mani di un folle come Mick.




Fa specie che un film del genere sia stato presentato a Cannes,questo perchè i nostri cugini da tempo hanno compreso che seppure rigidamente divisi, il grande cinema si trova in ogni genere e stile.
La storia che vediamo ,è basata su un vero assassino che sconvolse l'Australia, uccidendo turisti che dormivano nei sacchi a pelo. Si chiamava Ivan Milat , è stato arrestato ed ha avuto l'ergastolo.
Questo non può che renderci felici.

In arrivo anche il numero 2, quanto pare dovrebbe essere una trilogia nell'intenzione del regista.

Nota di merito a tutto l'ottimo cast, in particolare a John Jarrat, che in Australia è noto come comico. Pensate voi: un film di questo genere girato in Italia con un Verdone, un De Sica, e quando mai!


2 commenti:

Napoleone Wilson ha detto...

John Jarrat e' uno dei più noti e attivi aussie in cinema e tv, fin dalla First Waves dei '70. "Wolf Creek" lo vidi al cinema la prima volta e mi piacque. Ricordo anche che se non mi sbaglio c'erano protagoniste delle gran belle fiche. L'Outback e le sue minacce, naturali come perl'inospitalità dei luoghi e il loro isolamento, umane per la sparizione di moltitudini di persone negli anni, sono uno dei topòs del cinema e la letteratura aussie. Per il cinema almeno dall'omonimo e splendido "Outback"(1971) di Ted Kotcheff in trasferta australiana. Con Jack Thompson, Donald Pleasence, e appunto, John Jarrat.

babordo76 ha detto...

grandissimo film e straordinario Jarrat,ora vado a scaricare i film che segnali