sabato 22 giugno 2013

TUTTA COLPA DI VOLTAIRE di ABDEL KECHICHE

Come ho già avuto modo di dire il blog serve per conoscere film e generi diversi,per cercare di superare la ritrosia nei confronti di un modo di fare cinema, non dico che si debba poi dire: wow,ma almeno provare a confrontarsi con l'altro,senza rinunciare a quello che maggiormente ci garba ,e senza scadere nella tifoseria, nello scontro polemico per far caciara.
Io leggo spesso i bloggers che hanno un grande amore per il cinema del fantastico o popolare, per arricchirmi anche da quel punto di vista,certo sono ancora povero in canna,ma mi piace leggere la passione sincera per un modo di portare sullo schermo delle storie.
Ecco io credo nel cinema del Realismo,credo che il documentario stesso sia una grandissima opportunità e sopratutto che si Cinema, andassero a fa....Ooooopssss....ehm,  per carità comprendo benissimo quelli che si indignano per i miei soliti deliri sul bolscevismo,hanno ragione eh?Ma questo sono io. La mia è una forte e profonda passione per l'epica umana nel leggendario Regno Del Quotidiano, perchè credo che per far cinema basti una macchina da presa e un essere umano. Seguilo,pedinalo,come diceva Zavattini, e troverai tante storie. E tanti generi.

Per questo sono rimasto ammaliato e affascinato dal cinema di questo ottimo regista Kechiche, peraltro vincitore a Cannes questo anno con il suo film Blue..




Il film segue la vita e le peripezie di un giovane immigrato tunisino che si spaccia per algerino,al fine di ottenere un permesso di soggiorno per stare in Francia..motivi politici.
Trova posto in un ostello dove vivono altri immigrati come lui che si arrangiano vendendo merce nel metrò parigino. Si innamora di una bella barista, ragazza-madre disillusa e instabile, con la quale inizia una relazione che dovrebbe sfociare in un matrimonio che significa la cittadinanza per l'uomo. La donna però fugge e il nostro eroe , Jallel, impazzisce. Viene ricoverato in una struttura medica per malattie mentali
Qui conosce Lucie, una ragazza problematica che pensa di risolvere ogni cosa con il sesso . Qui si dimostra una cosa importantissima: il grande cinema è fatto di grandi personaggi perchè umanissimi. Lucie è uno di questi.
Fragile e battagliera, tenta di stare a galla in un mondo freddo e distante e trova nel giovane tunisino il suo grande amore. Il sesso è rappresentato con una tenerezza mai stucchevole, ma quotidiana,concreta,reale.
Come sono questi due personaggi che non giocano l'azzardo di essere più grandi della vita,si accontentano di essere una cosa migliore: Di Essere La Vita
Con quelle gioie e spensieratezze che tutti vivono e i drammi,la cattiveria cieca delle leggi cretine di pessimi governi borghesi e destrosi,reazionari. Quelli che tanto vanno per la maggiore in questa cazzo di europa,anche se spruzzati di liberalismo di sinistra,'na cazzata....




Così Lucie e il suo uomo si amano e scontrano,vivono con i soldi delle rose vendute nei bar e dei giornali sul metrò.
Mostrano una umanità tagliente,senza filtri, quella che spesso viene scordata nei viaggi in metro,nello schivare le macchine guidate da pazzi scellerati, nella noia e stress tipiche delle nostre parti.

C'è un romanticismo sospeso tra una certa rudezza e una soffusa tenerezza. Non indulgiamo in scene madri , non cerchiamo la commozione facile , in questo film è la vita con tutto quello che può darci e togliere che comanda le danze
E a noi piace ballare questa canzone





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