giovedì 7 febbraio 2013

I Recuperati: STORMY MONDAY di MIKE FIGGIS

Con questo articolo voglio dar vita ,forse solo per questa occasione non so, a una nuova rubrica: I recuperati.
Cioè pellicole davvero interessanti, ma ora un po' messi in un angolo a prendere polvere. E non mi pare una cosa giusta o buona.
Perchè ho scelto Stormy Monday (il titolo deriva da una canzone  di T-Bone Walker : Call it Stormy Monday), perchè riscoprire questa pellicola ?Per la sua atmosfera rarefatta,malinconica,tipicamente british, perchè ha molte chiavi di lettura, perchè ha un cast della madonna, perchè è un film di genere,ma obliquo, strano,oggetto misterioso e particolare,con un fascino tutto suo.
La base potrebbe essere quella del Noir,gli elementi ci sono tutti: vite difficili,scontri armati,violenza,uomini duri e pericolosi,la marginalità di chi vive alla giornata, le classi sociali ecc...Ma Figgis ogni volta che ti suggerisce una scena e il suo sviluppo naturale,cambia direzione e ti sorprende andando in altra direzione.
Credo che il vero tema di questa bellissima pellicola sia :la combinazione, anzi la combinazione casuale, (che vi cito anche il blog dell'amico Francesco)che muove i destini dei protagonisti. Come se noi vedessimo il film non dal punto di vista di uno o più personaggi,ma dall'ottica particolare del destino,tanto che vi è sempre un distacco,una distanza di sicurezza tra personaggi e film  ,quindi anche tra noi e l'opera che stiamo seguendo.
Questa scelta potrà non piacere a chi come me non vede e non sente il bisogno di schermi di protezione tra me e i lettori o commentatori dei miei blog, tra me e un film o un'opera,ma lo stile distaccato e suo modo ineluttabile non mi dispiace del tutto,perchè rappresenta quella parte mancante,inafferrabile,sfuggente , che ci impedisce di governare del tutto la nostra esistenza e che a me spaventa non poco. Che il tutto si riduca a una serie di coincidenze,manovrate da un caos primordiale, ecco...Lo trovo sconvolgente eh!


Newcastle 1988, siamo nel pieno del reaganismo e del thatcherismo,due orribili sciagure mondiali , i semi malvagi e maligni che faranno nascere la società odierna, quella che meriterebbe uno tsunami :politico, morale, culturale,sociale, individuale.
Durante la Settimana Americana, una sorta di festa cittadina che nella sostanza nasconde la svendita della ex gloriosa imperiale e colonialista Albione ai nuovi Imperatori ,cioè gli americani, un gruppo di persone , più o meno casualmente, incrocia le loro vite.
Brendan è un proletario in cerca di lavoro ,casualmente si imbatte in Kate .La ragazza è una giovane cameriera che vorrebbe fare l'attrice,ma nel frattempo è l'oggetto di scambio e favori del ricco uomo d'affari americano Cosmo, (nome simbolico che indica la grande potenza espansionistica dell'America , che arriva a prendersi e prendere tutto e tutti), il quale vuole avere campo libero per comprarsi zone fruttuose da rivendere e costruirci .Per questo vuole usare la giovane donna per poter avere il permesso necessario dall'assessore alle politiche urbane. L'americano è un predatore crudele che usa tutti i mezzi a disposizione per portare a termine i suoi affari. Un vero boss , il film ci fa intuire che il capitalismo e i capitalisti non sono altro rispetto alle bande criminali,che ha un solo nemico: Finney. Questo è il titolare del Key Club, un piccolo posto dove si suona musica Jazz...Suonare il Jazz mi sembra un limite, perchè a mio parere ha a che fare con la Perfezione Universale...Cosmica.
Sicuramente altezzosa,irraggiungibile, con quel distacco malinconico e decadente che la rende unica.
Si,io sono decisamente per il blues, e Muddy Waters oppure Howlin'Wolf sono i miei eroi,ma la mia spudorata ammirazione va tutta per i jazzisti,per le loro vite che ricordano quelle delle rockstars,ma senza il ridicolo delle rockstars.

Bene,questo Finney non vuole vendere il suo locale. Cosmo non la prende bene e comincia una lotta cruenta e spietata.. Rimangono coinvolti in questa faida anche Brendan e Kate. A pagarne però duramente le spese sarà una stralunata,meravigliosa,band polacca. Veri alieni capitati per caso e del tutto indifesi nel mondo occidentale,del tutto avulsi alla guerra per il possesso territoriale ed economico. Gente sgangherata che vive in altre dimensioni. Sono i prediletti dal regista che li segue con affetto e regala a loro momenti divertenti, (quando storpiano l'inno yankee),felici, (la festa al circolo polacco),e tragici, la scomparsa di uno di loro.

Il caso gioca anche per loro , come per tutti gli altri protagonisti, un ruolo determinante.

Figgis poi si è perso con scadenti film americani, (Affari Sporchi), e qualche film riuscito, (Via da Las Vegas),comunque questa pellicola è davvero un piccolo miracolo cinematografico.Che gioca per sottrazione, si culla nei tempi dilatati,lancia frecciatine politiche ben precise,una dichiarazione di amore e odio per i nostri Padroni e Dominatori,cioè la mandria yankee.
Ha un cast davvero stellare: un giovane e già bravissimo Sean Bean, una meravigliosa e fragile,ma a suo modo combattiva Melanie Griffith- sai che raramente oggi scrivono personaggi così sfaccettati nel cinema di genere- un carismatico e algido Sting e un potentissimo,bastardissimo Tommy Lee Jones

Per chi ama l'Inghilterra fredda e malinconica,la musica Jazz, e i film che pur facendo parte di un genere cercano coraggiosamente di dire e fare altro e oltre

2 commenti:

LaRic ha detto...

Visto tantissimi anni fa, quando ancora non sapevo chi fosse Sean Bean. Mi era piaciuto molto

babordo76 ha detto...

è un ottimo e sofisticato noir molto jazz.
Grande film da recuperare