martedì 18 dicembre 2012

ATTO D'AMORE: MARIO MONICELLI



‎"Storie vere, vissute. Non come quelle inventate, non come quella mascalzonata di Benigni in La vita è bella, quando alla fine fa entrare ad Auschwitz un carro armato con la bandiera americana. Quel campo, quel pezzo di Europa lo liberarono i russi, ma... l’Oscar si vince con la bandiera a stelle e strisce, cambiando la realtà."
(Mario Monicelli ,l'immenso Mario )


Dove lo troveremo un altro grande cineasta e uomo come te?Quel giorno , nel volo libero verso la morte ,non ci hai lasciato solo tu, ma è morto il nostro cinema. Perlomeno quello migliore e rappresentativo della nazione.
Ogni terra ha la sua narrazione e il suo immaginario, noi siam quelli della commedia e del neo realismo. Siamo quelli, poi anche altro..ma è altro. La commedia , come la intendevate te e i tuoi colleghi, era qualcosa di epico, intenso, non facevate film..Portavate un universo sullo schermo. Fatto di anti eroi cialtroni eppure a loro modo "dignitosi" ,di ferocie critica al sistema e alla società, di paternalista constatazione dei nostri mali, di battute epocali, di leggende dello schermo . Il realismo non è MAI  un male,quando sappiamo gestirlo bene e il grottesco malinconico del nostro migliore cinema ci riusciva.
Ero in trincea con  i due disgraziati della Grande Guerra, il miglior film anti militarista e militante contro il patriottismo becero e polveroso ancora sporcato dalle sozzerie fasciste. E quanti schiaffi alla stazione, quante supercazzole con gli Amici Miei?Ho rivisto la mia classe e la mia natura settentrionale proletaria in Romanzo Popolare. E tante storie, tanti viaggi, tanti personaggi che diventano quasi amici, persone che ti piacerebbe incontrare.

Erano belli quei tempi, vero Mario? Penso proprio di sì. Troppo belli e troppo importante la tua vita per donarla alla mediocrità imperante, al democretinismo oltranzista, ai Benigni in salsa euroatlantista.

Il modo migliore per ricordare le persone come te è continuare ad amarlo,questo cinema ! Anche se umiliato, devastato, distrutto,da qualche parte c'è sempre un film da guardare, un nuovo nome da sostenere e le grandi leggende come te da tramandare



E mo partiamo con la biografia va....

il 16 maggio del 1915 nasce , in piena guerra mondiale, a Viareggio da una famiglia però di origini mantovane. Il padre è un noto giornalista e direttore di giornali come Avanti e Resto del Carlino. La sua famiglia è una di quelle che potremmo definire borghese e intellettuale,vanta tra gli altri anche parentele con i Mondadori,per parte di una sorella del padre.
Per il lavoro del padre gira un po' l'Italia .Roma,Viareggio e sopratutto fondamentale :Milano. Perchè fondamentale?Perchè qui insieme a Riccardo Freda,Remo Cantoni,Alberto Lattuada,Alberto Mondadori,Vittorio Sereni. fondarono il giornale Camminare. Monicelli era il responsabile della critica cinematografica.Il giornale però viene chiuso dal Ministero della Cultura Popolare,perchè troppo di sinistra.
Cultura Popolare,quante volte abusate di questo termine cari colleghi bloghettari? Troppe. Perchè mentre voi  riempite di orgoglio nerd le pagine non vi soffermate mai su cosa abbia significato e significhi in Italia questa "cultura popolare" non filtrata da una sana e robusta ideologia comunista.. I risultati si vedono ben presto:la vostra ammirazione per lo stuporismo becero e di propaganda yankee-sionista,e il sostegno ai peggiori assassini dell'immaginario pubblico.. Quale gioia per me non farne parte,ma davvero tanta.

Come è la vita per  Monicelli a Milano?Frequenta , beato lui , la trattoria dei fratelli Menghi. Erano tempi seppure sotto dittatura, belli perchè c'erano questi locali dove si incontravano e discutevano intellettuali e artisti, tra fiumi di vino,parole, cibo e pensieri. Cosa è rimasto oggi? Locali fashion per gente elegantemente mediocre. Si è perso tutto,odio la mia generazione e il mio tempo.
Torna a Viareggio,frequenta l'università di Pisa- lettere e filosofia- ma la vera passione è il cinema..Nel frattempo fa il servizio militare e al ritorno si laurea 
"Bastava presentarsi vestiti da militare e si prendeva la laurea.Così ..Senza tesi,senza niente. Non so nemmeno se sia valida",diceva lui stesso.

Nel 1934 gira il primo cortometraggio,insieme ad Alberto Mondadori e Alberto Lattuada,il quale si occuperà principalmente di scenografia essendo laureando in architettura. L'opera però viene bollato come cinema paranoico,in tempi di telefoni bianchi...Geni! L'opera si chiama Il Cuore Rivelatore,Poe..Troppo per le teste di cazzo "popolari" in camicia nera
Meglio va con il primo lungometraggio I Ragazzi della via Paal Ha più fortuna e riesce a trovar lavoro come "ciacchista" sul set di Ballerine.Film dimenticato,no?
Sono anni di gavetta fa da assistente,lavora in molte produzioni dell'epoca ,vuoi un nome ?Toh,"Lo Squadrone  Bianco",ad esempio.

Il vero banco di prova però è con il film amatoriale del 37 "Pioggia d'estate".Monicelli dirà che è proprio quel set quasi improvvisato che gli farà capire a pieno il mestiere di scrivere per il cinema,dirigere,trattare gli attori.

Un incontro molto importante a livello umano e artistico è senza ombra di dubbio quello avvenuto con Pietro Germi,allora debuttante anche lui.Parliamo del 1945
Nascerà un 'amicizia vera e profonda tra i due,tanto che Germi chiamerà Monicelli a dirigere Signori e Signore,ma il regista "toscano" farà di tutto per convincere l'amico a tornare sul set, (Germi ha da poco perso la moglie e non ha forze per fare qualcosa), e poi gravemente malato il regista di Divorzio all'Italiana chiamerà Monicelli per girare Amici Miei.
 L'amico Riccardo Freda lo chiama a sceneggiare L'Aquila Nera,insieme a Steno. Grandissimo successo..Inizia in questo periodo per concludersi nel 52 ,53 la collaborazione con Steno. Tanti film spesso interpretati da Totò. I suoi migliori per me, basti rammentare il premiato a Cannes, mi pare proprio a Totò assegnarono un premio, "Guardie e Ladri", bellissimo film tra dramma e commedia,con una meravigliosa fotografia di Mario Bava. Minchia,quanti grandi nomi !Quanti!

La coppia si rompe perchè Monicelli è stanco di girare film "solamente comici".

Dopo Padri e Figli , arriva il primo capolavoro di Monicelli. Film amatissimo in tutto il mondo,spartiacque della sua carriera,anticipatore sul boom della cosi detta "commedia all'italiana",parliamo di quel mito in celluloide che è:I Soliti Ignoti.
In questo periodo scrive- insieme a numerosi e grandissimi sceneggiatori- film epocali ,memorabili,come La Grande Guerra ,che vince a Venezia e ottiene la nomination agli Oscar, e I Compagni..Questo film politico,militante,realista,potentissimo inno al socialismo è da vedere e rivedere cari miei. Un tonfo clamoroso al botteghino,e allora?Rimane un 'opera clamorosa,dovrebbero imparare da questo film devono imparare come girare un film realista e possente,altro che le loro seghe mentali borghesi.
Da rammentare un film come Totò e Carolina,splendida commedia dolce e amara, con una interpretazione  magistrale.Censurato e ostacolato per via dell'immagine delle forze dell'ordine,dimostrando l'ottusità della nostra censura
Partecipa alla stagione dei film ad episodi e poi gira un'altra pellicola amatissima dal pubblico ed entrata nell'immaginario di tutti noi:L'armata brancaleone. La visione di un medioevo tragicomico,il lavoro preciso e singolare sul linguaggio, (un maccheronico latino e italiano "volgare"),Gassman, tutto questo ha contribuito alla riuscita della pellicola. Il seguito ebbe meno fortuna,ma è un signor film di grande spessore,con il duello tra Brancaleone e La Morte ,davvero memorabile,.

Arriva la satira politica di Vogliamo i Colonelli,in un tempo in cui l'estrema destra con i soldi americani- su da brave e bravi americanine e americanini italioti..ripetete:soldi americani-si facevano stragi,tentativi di colpi di stato,ma queste cose son dimenticate oggi,meglio prendersela con le br.
Finisce gli anni 70 con il film che di fatto ha messo una pietra tombale sulla nostra commedia:Un Borghese Piccolo Piccolo.Terrificante e commovente ritratto di un cittadino qualsiasi,della violenza primordiale che si nasconde dietro l'apparente normalità del vicino .

Il Marchese del Grillo,la commedia femminista :Speriamo che sia femmina, (vista al cinema con i miei genitori,oh da bambino al cine vedevo cose mica da bimbiminkia eh),il sottovalutato ma bellissimo Parenti Serpenti,sono film che segnano gli anni 80 e 90.

Monicelli oltre che grande regista e figura fondamentale della Commedia Italiana,quello che a mio avviso ha vissuto davvero intensamente e con gioia il mestiere di Commediante , è stato anche un uomo  degno di rispetto.Lucidissimo,irriverente,amaro,ma non portato al patetismo  ha dato il suo contributo al contatto tra "artista", ma lui considerava il cinema come industria senza abbellimenti artistici,e politica,società. Ha partecipato a manifestazioni della sinistra italiana,esprimendo punti di vista condivisibili,ha difeso l'esperimento politico e umano chiamato Urss,e insomma mentre oggi gli intelletualini deboli fan del penoso moralismo borghese-femmin-sionista, lui ha sempre portato avanti un'idea popolare,smitizzante,del Far Politica.Anche filmando Genova nel 2001,ad esempio

Come tutti sanno la sua vita è stata segnata dal suicidio del padre.Si è sposato,ha avuto una figlia,nipoti,ma ha preferito ,poi, vivere da solo.Per non arrendersi alla vecchiaia.

Il 29 novembre un salto dalla finestra di un ospedale romano.Per ribadire che la vita è nostra,che è umano e dignitoso capire quando non c'è più nulla da dire o fare,meglio lasciarlo questo mondo.Un gesto che condivido.
Grazie Mario,vivrai sempre nei ricordi di noi che nonostante tutto amiamo il cinema.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

bel tributo al grande mario :)
ciao
il militante

babordo76 ha detto...

grazie orlando! ^_^
D'altronde è il mio mito

mario scardina ha detto...

E' anche il mio mito. Grande Davide.

babordo76 ha detto...

prego!
Rivedendo i titoli dei suoi film,quanti capolavori!

mario scardina ha detto...

Già. La maggior parte dei registi italiani rinuncierebbero a tutti i loro film per poter fare uno solo (a caso) dei film fatti dal Maestro Monicelli.

babordo76 ha detto...

e sarebbe cosa buona e giusta:purtoppo l'uscita di mai stati uniti, mi fa pensare il peggio

Bruno ha detto...

Beh un genio. Più vedo suoi film più lo penso...

Perchè io sono io e voi non siete un cazzo... già questa frase descrive meglio l'Italia e gli italiani meglio di 17 commediole dementi di Brizzi.

babordo76 ha detto...

assolutamente,d'altronde brizzi non fa commedie ma fabbrica armi di distrazione e distruzione di masse

Anonimo ha detto...

la frase iniziale è tutto.
Un uomo immenso.

babordo76 ha detto...

si,veramente immenso.Un maestro,se non fosse che oggi è termine fin troppo abusato,ma lui lo era davvero