martedì 13 marzo 2012

KES di KEN LOACH

Una delle prime opere del celebre regista inglese,uno dei pilastri della mia gioventù e successivamente caduto dai primi posti della lista per colpa di film come Un Bacio Appassionato stronzissimo filmetto di mero razzismo sinistrato male,non di facile reperebilità nei circuiti diciamo classici,ma che potreste trovare in ottime condizioni,(audio originale + sottotitoli),nel negozio che si trova vicino al torrente,quello di mr mulo.


Il caro,vecchio,Loach prende una storia da un romanzo inglese e porta sullo schermo le disavventure di un ragazzino :Billy Casper.Vive in un piccolo paese di campagna dell'inghilterra,con il fratello un minatore violento e ganassa:Jud e la madre .Una donna piuttosto infelice che ha un legame con un tizio mal sopportato dal figlio maggiore.


Billy ha avuto qualche piccolo guaio con la giustizia e lavora per un tabaccaio-giornalio,oltre ad andare a scuola.Una di quelle molto dure,anche se qualche insegnante più progressista c'è e ha un buon rapporto con il ragazzo.



Il giovane ha una grande passione:i falchi.Ne prende una e lo addestra,è la sua via di fuga dal grigiore,dalle regole stupide,dalla violenza,dall'ignoranza.Purtroppo non ha fatto i conti con l'idiozia di suo fratello,classico prodotto del sottoproletariato che andrebbe fucilato come nemico di classe.





Un film malinconica,ironico,sottile e profondo sulla vita dei ragazzi nei piccoli paesi,sulla classe meno abbiente,sulla sostanziale inutilità del tradizionalismo e delle cadute reazionarie.Uno dei migliori film che abbia come protagonista un bambino,un ragazzino.Cercatelo che ne vale la pena,questo almeno è quello che penso

2 commenti:

Elio ha detto...

Le pellicole di formazione invero non mi fanno impazzire, però questa ha dalla sua e il fatto di essere britannica e quello di essere di un autore che non è proprio un deficiente ;) Segno anche questa.

babordo76 ha detto...

a me invece piacciono,perchè a loro modo didascaliche ed educative.
Questa poi penso sia una delle opere migliori di Loach,non quello più politico,ma quello legato alla descrizione così come è della società