domenica 5 febbraio 2012

VALLANZASCA-GLI ANGELI DEL MALE di MICHELE PLACIDO.

Per fortuna in Italia abbiamo avuto il neorealismo.E per fortuna molti hanno gravi crisi di interpretazione quando si trovano a parlare di esso.Dici:è un film povero,girato in piccoli spazi,con storie minimali.Minimale era Miracolo a Milano?Dove la forza della realtà trovava un finale surreale amaro e meraviglioso?Minimale è Umberto D?Con quella forza potente e disperata,senza via d'uscita ,capace di scuotere più di mille infantili "ooooo".Minimale è Processo a Verona?O le variazioni sul tema sboccati nel cinema militante e politico,che fareste bene a riscoprire invece di revisionare alla cazzo di cane i peggiori cialtroni del cinema di serie b.In più con una spoccheria anti autoriale e intellettuale,che alla fine risulta spocchia intellettuale ad uso e consumo dei tamarri.Dico:il neorealismo e la commedia sono le radici del nostro cinema.Quelle che hanno raccontato il paese attraverso centinaia di ottimi film.Come mai?Per forza alla base c'era una sceneggiatura scritta da veri scrittori,non pennivendoli come me.Poi attori e registi in gamba,compositori che con la musica non solo accompagnavano il film,ma anche la nostra vita.
Io sono assolutamente contrario al canto funebre e molesto in favore al cinema di immaginzione,del sogno,dei mondi lontani popolati da mostri e cavallieri.Sono contrario alle navicelle spaziali,alla "forza sia con te"-la saga che mi ha rotto i coglioni molestamente per tutta la vita,anzi mi è arrivato un telegramma nel quale mi si informa che causa la mia natura occhialuta di rompicoglioni,anche nella prossima vita sarò vittima della robbba di Lucas,Spielberg,Harlin,Anderson,mortacci loro!Bergman proteggimi tu-e sopratutto disprezzo totalmente e in modo nettamente radicale il cinema tratto dai fumetti.
Supereroi.Pensiamoci un attimo,ok?Già un certo Brecht diceva beato quel popolo che non ha bisogno di eroi.Concordo pienamente.Mi dici,a perchè per te Stalin non è un eroe?No,è un esempio.L'esempio è importante,per le masse.Fa parte della rieducazione,ma non credo nell'eroismo che spesso è coglioneria spicciola utile solo per il mercato che sforna leggende e per quei tristissimi gruppi di compagni che almeno sanno come finire il disco,con una bella canzone su quanto fosse puro e incontaminato il giovincello che a furia di fare e dire si è beccato una pallottola.Questo è l'eroismo,c'è poco pensiero e tanta tamarragine.
Pensiamo allora un popolo che non si accontenta degli eroi,ma cazzo vuole pure i supereroi.Che svullazzzano pbacco oh pbacco.Vuol dire avere un popolo sfiduciato,debole,gretto,senza sbocchi e interessi,senza militanza.Un popolo che sogna e aspetta l'arrivo di un coglione in calzamaglia-chiaramente un rifiuto del gay pride precedente,date retta a me-che mo vvedi che te sistema er monno 'nfame.L'eroismo è cosa più quotidiana:il senso civile,la dignità,il coraggio minimale anche che ogni cittadino possiede.Il vero supereroe non scappa,non stacca la spina,vive ora e non dopo o prima e cerca in tutti i modi di tuffarsi dentro la realtà,raccontarla,sbatterla in faccia all'esercito dei sognatori e degli illusi.
Per questo a me va benissimo che il cinema italiano sia portato a raccontare storie quotidiane e vere.Si,qualcuno cerca di tirare fuori del buono anche dal nostro cinema di serie b,di genere più o meno fantastico.Esaltando spesso sia il bambino che l'acqua sporca.Non nego vi siano ottimi film e qualche autore davvero interessante
Tuttavia il cinema fantastico non si fa con due lire e tanta fantasia-quanto mi fa incazzare questa presa di posizione.E allora ti do una bicicletta senza freni e con una gomma che si stacca poi ti butto giù da una discesa ,dimmi quando andrai all'ospedale cosa ti è servita la fantasia-ma con soldi e investimenti.Si deve spendere.Pochissimi se lo son permessi,perchè hanno avuto anche un grosso culo e all'estero sono diventati popolari.Il resto ha portato a casa quello che c'era da portare,ma uno squalo di cartone,rimane uno squalo di cartone.I nostri horror per lo più sono cazzate immonde,la fantascienza risibile.Meglio lasciare perdere,d'altronde gli ammmeregggani sono negatissimi per il neorealismo, i tedeschi per le commedie e così via.
Quindi mi chiedi e allora solo film con una cucina,due personaggi o solo commedie idiote e inconsistenti?No,m,a signori miei donde cazzo vivete?
Prima ho citato velocemente Lizzani,ebbene questo immenso regista cosa ha fatto a fine anni 60?Banditi a Milano.L'avete visto?Un film neorealista nella descrizione documentaristica della malavita milanese di quel periodo,nella prima parte e poi un grande poliziesco ,un notevole film di genere nelle scorribande della banda di Cavallaro.Un maestro di questo genere tra spettacolo e denuncia è stato seppure spesso con risultati irrisolti Damiano Damiani. Il giorno della civetta,confessione di un commissario al procuratore della repubblica,pizza connection,la serie della piovra.Questa è la terza e forte tradizione italiana.In un certo senso rivista di recente nel film -bellissimo,altro che- A.C.A.B.

Placido è noto a tutti per il ruolo dell'eroico commissario Cattani.Per me è un ottimo attore,l'ho sempre ammirato.Come regista è interessante perchè mi pare che non tenti strade comode,ha un suo percorso preciso e risultati non sempre lineari.
Qualche anno fa decide di portare sullo schermo Romanzo Criminale,ispirato liberamente alla storia della Banda della Magliana.Un grande film ,ispiratore di due ottime serie televisive.
Un film di genere in pieno,però con quel tentativo di parlare e raccontare cose presumibilmente vere.

Poi ritorna con questo altro ottimo film di genere,nella struttura,e realista nella sostanza:la storia di uno dei banditi più famosi,idolatrati,odiati,temuti,dell'italia degli anni 70 e non solo:Renato Vallanzasca.
Scoppia la polemica:rischiamo di mitizzare,di rendere positivo chi non lo è.Vero,è un rischio da non sottovalutare.Nondimeno vi è una grande forzatura alla base di questo pensiero.
Il cinema è la rappresentazione del reale attraverso strumenti e regole che creano ,modellano,costruiscono immagini popolari di eroi e cattivi.La mitizzazione è alla base del cinema di genere.Dovremmo quindi proibire i film sulla banda della magliana,su cutolo,su riina,ma poi che facciamo?La nostra storia nazionale è fatta anche da loro.Parli del sequestro moro e saltano fuori,anzi noi abbiamo dietro le quinte del Noto Servizio,dell'UAAR e di altri servizi segreti fatti e personaggi ben peggiori di un Valanzasca.Il quale viene visto come causa di tutti i mali,non mi pare che al momento di mettere in scena la banda della magliana si fossero sentite tante polemiche e si fosse sollevato un sifatto polverone
Io da bambino volevo fare il poliziotto,poi Genova mi ha portato un po' a detestarli,ma l'indole è quella :star dalla parte dello stato e delle istituzioni.Tranne quando si scontrano con le milizie rivoluzionarie,perchè pur sempre di uno stato borghese e capitalista parliamo.Però tra un rapintore e un poliziotto,sto con il secondo.
Quindi non ho mitizzato nulla,semmai nasce una certa confusione tra spettacolo e realtà e talora si è portato a dire:che fighi,ma fighi non lo sono.Fanno casino,portano dolore,e ne subiscono tantissimo.Si macellano tra di loro,hanno regole d'onore che poi spesso nemmeno seguono,sono dei ganassa di periferia.Sullo schermo chiaramente questa cosa potrebbe risultare distorta,ma sai dove si frantuma la tua polemica moralista e se ne va defininitavamente a fanculo?Non tieni conto dell'intelligenza dello spettatore.Della sua coscienza.Lo tratti come un bambino che siccome vede una cosa sullo schermo e poi zacchete la ripete nella vita.

Veniamo alla pellicola:è ottima.Un buonissimo film di genere biografico e gangsteristico.Uno spaccato di una certa Italia,la testimonianza che quando ci impegnamo noi Polentoni diamo lezioni ai soliti romani e meridionali-cioè quelli che nel luogo comune padano e italico sono fautori di ogni tipo di disastro e crimine,ed è anche in parte vero-il ritratto di un ribelle feroce,spietato,esaltato,megalomane,violento,che piaceva al pubblico perchè si comportava da star.Un personaggio complesso,ricco di sfumature,affascinante ,certo e allora?Il bene si manifesta anche attraverso il grigio,la mediocrità,pure il male è?Però dobbiamo anche essere sinceri e dire una volta per tutte come stanno le cose:la gente è attratta dal male.Dalla violenza.
La scarica vedendo questi film.Va bene così.

Ci sono molte opere ambigue moralmente, ci sono altre girate con le migliori intenzioni che in realtà sono mera propaganda a favore di staterelli artificiali.Vedi i film sui campi di concentramento.Fatti a posta per farvi credere che l'unico vero e grande genocidio sia quello che ha colpito gli ebrei..20 miliioni di morti sovietici non fanno testo.Non lo fanno nemmeno zingari,comunisti,senza tetto,handicappati,omosessuali.
Ogni anno ti danno da vedere film tutti uguali,rozzi,nel cercare di mostrare l'orrore di una parte e il martirio dell'altra.Nemmeno una parola per rammentare la NAKBA,la tragedia e il genocidio del popolo palestinese.
Non ricordo più cosa cazzo c'entra questo discorso con Vallanzasca?Perchè ho scritto questo?Mah,però mi piace.La memoria sequestrata mi fa inorridire totalmente altro che la spettacolarizzazione di esempi negativi.


VALLANZASCA è un film davvero girato bene:nelle scene di azione,nella caratterizzazione dei personaggi,nella recitazione.
Dovrebbe servire ai piagnoni che si lamentano di quanto sia misero il nostro cinema,ma sempre meglio delle castronerie del cazzo dei cattivisti fighetti alla tarantino e rodriguez,a quelli che pretendono storie diverse e non le solite cazzate sui conflitti tra maschi e femmine-che poi si risolve con una grande verità,le donne non capiscono un cazzo e non hanno mai ragione.Tranne quelle più mascoline,ok?-insomma una certa tradizione c'è e ci sarà
Io ad esempio vorrei tanto poter concludere il mio lavoro su Margherita Cagol e sarebbe bellissimo che si portasse sullo schermo la storia delle br .Perchè la gente possa riflettere su quel periodo,però senza che vi siano di mezzo quelle zavorre di parolai della rivoluzione che formano la maggior parte della generazione dei nostri padri e nonni.Come hanno fatto benissimo con La Prima Linea e anche lì a protestare:sono violenti e bla bla bla.Ma chi siete voi uomini della politica ,del leccaculismo per mezzo video/stampa,mezze seghe servitori del sistema per parlare?
Per decidere cosa il popolo debba vedere o no?
Il cinema è strumento di divulgazione ed istruzione non a capire la storia,ma a proporre spunti di riflessione.Che qualcuno possa riflettere sulla violenza politica o criminale nella nostra nazione serve moltissimo.Anche uno su mille.

Per questo consiglio Vallanzasca,consiglio di informarsi su di lui,consiglio di non giudicare mai con la morale pubblica,ma con quella politica.
E sopratutto Kim Rossi Stuart qui è davvero fenomenale,memorabile.

10 commenti:

Rear Window ha detto...

Contrariamente a te io non ho un genere che detesto. Credo che il buon cinema ed il cattivo cinema siano piuttosto trasversali. Posso avere degli autori che sento lontani ed il cui cinema trovo artefatto e sostanzialmente falso, quello sì. Rispetto ai generi però, sono piuttosto "aperto".

Quanto al film in questione. Apprezzo Placido e credo abbia fatto un buon lavoro anche in quest'occasione, specie rispetto all'accurata ricostruzione storica. Ho trovato però un pò ridondante l'uso del rallenty, specie se lo si rapporta al discorso sul pericolo di mitizzare un personaggio negativo. Il rallenty ovviamente enfatizza e - come dire - conferisce una certa liricità alla sequenza in questione. Per il resto invece il tono del film è asciutto, a tratti documentaristico ed in questi casi l'ho trovato più appropriato.

babordo76 ha detto...

hai ragione,ma a me i film con supereroi o di cavallieri e draghi mi irrita assai.Esistono le eccezioni tipo,Conan il barbaro perchè Millius è un autore straordinario.

Certo l'uso del rallenty, o certe trovate della sceneggiatura possono mitizzare.Il problema però è che Vallanzasca è stato da tempo mitizzato e da chi?Dal cinema?No.
Dalla stampa,dalla tv,magari con la scusa di dire quanto fosse cattivo e spietato,ma intanto facevano di tutto pur di intervistarlo.Ora esce un film bellissimo e improvvisamente tutti moralisti?E poi perchè il Renato?Che a mio avviso ha meno colpe rispetto ad altri criminali italiani oggetti di serie tv o film.

Elio ha detto...

Questo voglio vederlo da un bel po'. romanzo Criminale mi era parecchio piaciuto e ho buone aspettative pure su questo. Fortuna che ne hai parlato bene.

Quanto al resto, io adoro la finzione filmica e in particolar modo sceneggiaturistica, quindi non sottoscrivo la tua critica ad un intero filone cinematografico. Ma del resto sono opinioni e poi questo è un altro dei tuoi adorabili sfarfallamenti ;)

babordo76 ha detto...

ah,si sfarfallo di brutto ogni tanto.Tipico brianzolo,con tanto di orco dighèl in pensiero!
Guarda a me questo film è piaciuto assai.Le polemiche sulla spettacolarizzazione ci stanno pure.Tuttavia come film è ben fatto e Rossi Stuart qui è davvero memorabile
Mi pare che era in concorso a Venezia o no?

Per il resto volessero torturarmi dovrebbero impormi di vedere i film tratti da fumetti.Rammento quando andai al cinema a vedere i primi tre capitoli di Batman o la serie di superman visto da piccolo.Mi son fermato con gli x men.Non sopporto affatto quel tipo di film,che poi se dovessimo vedere bene la quistione:a me stanno sul cazzo moltissime cose
Che cagacazzo occhialuto da competizione olimpionica che sono!

hetschaap ha detto...

Hai detto due cose che sottoscrivo in pieno:
1. Non tieni conto dell'intelligenza dello spettatore.Della sua coscienza.Lo tratti come un bambino che siccome vede una cosa sullo schermo e poi zacchete la ripete nella vita.
2. Però dobbiamo anche essere sinceri e dire una volta per tutte come stanno le cose:la gente è attratta dal male.Dalla violenza.
La scarica vedendo questi film.Va bene così.

E' esattamente quello che penso e che affermo quotidianamente. Il cinema è finzione e chi lo confonde con la realtà ha più di un problema. Lo spettatore è un adulto e come tale va trattato. E' capace di distinguere quello che vede sullo schermo dalla vita reale. E a questo si ricollega anche l'altro ragionamento che fai. La violenza non va negata. Fa parte della vita anche se non ci piace (e ne fa parte perché a qualcuno, invece, piace). Fa parte della natura dell'uomo. Quando sono arrabbiata non c'è rimedio più efficace di vedermi un bel film horror. Per me è la cosa più catartica che ci sia. Ed esco dal cinema serena. La rabbia svanisce perché è stata assorbita dalla visione del film. E' la famosa catarsi che già i greci conoscevano molto bene ;-)

babordo76 ha detto...

hai ragione:il cinema non inventa nulla,non crea la società.La rappresenta filtrandola con i suoi mezzi,i quali pur trattando di fatti veri sono pur sempre costruiti attraverso l'illusione e la finzione
Non tollero semmai quei film bugiardi e sciocchi di amori frivoli ed eterni,di happy ending forzato.Ben vengano invece i film che disturbano e fan riflettere lo spettatore,che non è un bambino capriccioso da coccolare,ma un uomo maturo da spingere oltre i suoi limiti

Bruno ha detto...

Sai che sono d'accordo con te ? Sia per la "non - passione" per il fantasy e i mondi fantastici (devo aggiungere l'horror come genere che non mi attira), sia a riguardo del film di Placido, bello e ben girato.
La polemica contro il film era davvero trita e ritrita, sembrano parole di Berlusconi quando diceva di non raccontare e pubblicare e parlare delle cose che non funzionano in Italia.
Si deve parlare, scrivere e girare su tutto, poi c'è sempre modo di contestualizzare, questo film, fra l'altro, può essere visto come un ode al bandito solo da uno stupido...

Placido però mi piace solo come regista di questi film, e non di film pseudo d'autore, brutti.

Di questo Vallanzasca non mi è piaciuta l'interpretazione di Kim Rossi Stuart, per il resto tutto ok.

babordo76 ha detto...

si,il fantasy e il fumettistico mi devastano.Ripeto se uno volesse torturarmi mica ha bisgono di strumenti fisici,mi basta una maratona di maghetti,principesse e mondi lontani o di fottuti eroi del cazzo .Ah,quanto mi urtano.

Concordo su Placido.Meglio quando fa questi film,dove mostra ottime doti,piuttosto che Ovunque sei,ad esempio che maronna ce ne scampi.Poi un regista dovrebbe ogni tanto azzardare e ben venga anche il suo tentativo di fare altro,ma nel poliziesco è ottimo.
Vallanzasca,ripeto,è stato la manna dal cielo per l'informazione italiana:bello,spavaldo,ci hanno costruito il personaggio.E poi gli stessi criticano se fanno un film.Ipocrisia tipice del nostro sistema.
Non concordo invece sulla tua valutazione di Kim Rossi Stuart.Qui,come sempre,lo reputo eccezionale,fa il milanese benissimo!

Bruno ha detto...

Purtroppo in Italia abbiamo sottovalutato il genere "azione", che può regalare ottimi prodotti e grandi riflessioni, in quanto film d'azione non è sinonimo di "tamarrata invereconda con Vin Diesel, fiche, e bolidi da 400 milioni di cavalli"..

In Francia invece sanno ancora girarne, e di belli !

babordo76 ha detto...

più che in Francia,dove di tamarrate non ne mancano,direi sopratutto Hong Kong!^_^