sabato 25 settembre 2010

a barcavela in contromano di stefano reali

Il buon caro cinema medio italiano,spesso tentato dal scivolare nella carineria.Uno dei tanti mali nazionali ,particolare forma di paraculismo in celluloide .
Il film di Reali si ferma al punto giusto,rimanendo una buona commedia dolceamara .Certo non mancano alcuni difetti in retorica,tipico di certe pellicole di aria "democratica",ma la storia è ben costruita con un buon numero di colpi di scena,regia sicura e ambientazione ospedaliera tuttosommato efficace.
La storia è quella di Massimo un giovane laureato in medicina che si finge malato per indagare su un giro di letti venduti a pazienti bisognosi.Probabile che sian invischiati lavoratori del reparto ortopedia Il ragazzo diventa amico di un degente ,gigi, da anni in ospedale.
Certo il tema della malasanità è attuale visto la preferenza a questo "problema" data dai tg-ma ricordiamoci che la nostra sanità è la seconda al mondo,e che a fronte di qualche problema vi sono tantissime situazioni di eccellenza e professionalità,anche e sopratutto nel pubblico-Reali trae la sua opera in celluloide da una sua commedia,alla sceneggiatura collabora Diego Abantantuono,musiche di Mauro Pagani e un ottimo cast:Valerio Mastrandrea che al suo personaggio dona la giusta insicurezza ,Antonio Catania nella sua prova forse migliore,Maurizio Mattioli fantastico caratterista e in piccoli ruoli anche Enrico Brignano e Pierfrancesco Favino
Chiaramente essendo un film nazionale non può che non essere devoto a santa Giustificazione e i cattivi non son cosi cattivi e i buoni rompicoglioni e mascalzoni.Indulgente o soltanto umano?Fate voi.
Rimane un buon film tipicamente italiano:con i suoi difetti-ma sempre meno fastidiosi di quelli americani- e i suoi pregi-sempre minori rispetto al cinema d'autore o alle commedie francesi,ma forse no-insomma:guardatelo !

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