lunedì 6 settembre 2010

american gangster di ridley scott

Ci sono registi che passano alla storia per una manciata di pellicole,che non riusciranno mai più a ripetere.Ridley Scott è uno di questi.La triologia di :i duellanti,alien,blade runner, lo ha reso un Maestro della celluloide.Troppa fretta infatti in tutte le pellicole successive egli si è contraddistinto per una regia convenzionale e ridondante allo stesso tempo e per l'assoluta mediocrità

Questo American Gangster non sfugge e anzi conferma quanto si possa pensare di questo presunto genio-talmente geniale da aver girato Soldato Jane-i motivi?
1)Una regia moscia,convenzionale,da episodio di telefilm che ricalca alcune immagini del genere,ma senza furore o riflessione sulla violenza.Le vediamo passare,ci scivolano addosso come acqua quando piove
2)Una sceneggiatura che sicuramente non aiuta:i personaggi secondari sono figurine macchiettistiche,quelli principali ci sono,ma non bucano lo schermo.Un ripetere mosse,caratterizzazioni,viste e riviste.Il loro potenziale è evocato,ma mai esplicato.
3)Colonna sonora-giudicata splendida-assolutamente inesistente e anche l'uso di canzoni dell'epoca è sottoutilizzato
Non diventa come nei film di Scorsese parte della pellicola,ma è solo "una canzone"
4)Dove sono i 30 e passa anni di storia americana?Basta un po' di tv che parla di vietnam per dare la sensazione e l'epica del tempo e della società?No.
5)Gli attori sono volenterosi,ma non aggiungono nulla.Pensate a Pacino con il suo Tony,a de niro ne gli intoccabili e così via.Qui siamo al compito fatto,ma basta.
Anche il faccia a faccia tra protagonisti è normale,senza scosse.

Tutto da buttare?No,se vi piace il genere.Si passano due ore e quaranta minuti decenti.
Sicuramente è bestemmia considerarlo un capolavoro del genere,è solo un film che si lascia guardare

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